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Barbabietola

Un succo di barbabietola rossa al giorno toglie la stanchezza di torno.

Origine

La barbabietola, scientificamente nota come Beta Vulgaris, è una pianta appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae. Le prime testimonianze del suo impiego da parte dell’uomo risalgono all’antica Grecia e la sua diffusione in Europa avviene a opera degli ordini monastici. La coltivazione della barbabietola esplose tra Settecento e Ottocento, quando si scoprì che da essa poteva essere estratto lo zucchero. In Italia, invece, la barbabietola viene coltivata dalla fine del XVII secolo, specialmente nella valle padana e nelle province di Ferrara, Ravenna, Mantova e Rovigo.

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In commercio si trova prevalentemente già cotta (richiede infatti cotture piuttosto lunghe), tuttavia può essere consumata anche cruda. Per il suo sapore dolce, la barbabietola è ottima accompagnata da alimenti sapidi e aciduli (ad esempio formaggi come caprino o gorgonzola). Nei paesi slavi è l’ingrediente principale del borscht, una zuppa arricchita con carne di manzo o maiale e servita con panna acida e aneto. Grazie al suo colore acceso può essere usata per “tingere” pasta fresca e gnocchi o anche come ripieno per ravioli. Cotta e frullata può diventare un pesto o una salsa sfiziosa e vegetariana per accompagnare crudité.

Lo Sapevi Che

La barbabietola ha incredibili proprietà depurative: le sue fibre agiscono come una “spazzola” e ripuliscono le pareti intestinali, mentre nel succo è contenuta una sostanza, la betaina, in grado di legarsi con le tossine e quindi aiutare l’organismo nella fase di depurazione. Inoltre, è ricchissima di sali minerali, dunque consigliata nelle giornate calde.

Varietà

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