prel

Calamaro

Frittura ideale? Infarinatura veloce e un tuffo nell’olio!

Origine

I calamari sono molluschi cefalopodi che vivono in acque fredde su fondali sabbiosi. Il loro nome presenta la stessa radice di calamaio, in quanto, come le seppie e i polpi, si difendono emettendo un getto di liquido scuro, nell’antichità utilizzato come inchiostro. I calamari presentano diverse dimensioni, che ne influenzano le preparazioni in cucina. Si trovano soprattutto nelle acque costiere a partire dal Mare del Nord fino a quelle del Mare Mediterraneo e lungo la costa occidentale dell’Africa. La loro riproduzione avviene tra gennaio e luglio, periodo in cui si avvicinano alle coste.

In Cucina

I calamaretti (calamari piccoli) si cucinano in umido o fritti, mentre quelli più grandi vengono solitamente cucinati ripieni, al forno o in umido. Al momento di acquistarli o cuocerli è necessario rimuovere l’osso (o conchiglia) e gli occhi. I calamari, affinché non risultino duri, vanno cotti pochissimo (3-5 minuti) o a lungo (30-40 minuti), una cottura lenta e prolungata darà un risultato meno consistente, in quanto i calamari tenderanno a sfaldarsi.

Lo Sapevi Che

Il totano è una varietà di mollusco simile al calamaro, ma più grande e meno pregiata. Attenzione se li acquistate già tagliati: una volta ad anelli è impossibile distinguerli.

Varietà

Share