Digestione lenta o gastrite? Mangia le carote ben cotte o bevile centrifugate!
Origine
La carota – in linguaggio botanico Daucus carota – in origine era di colore viola, lo sapevate? Nel XIV secolo in Europa si importavano carote viola, bianche e gialle e si ha notizia anche di quelle nere, rosse e verdi. Nel 1720 gli olandesi decisero di cambiargli il colore in onore della dinastia regnante, gli Orange, e da lì ebbe inizio una vera e propria trasformazione che avvenne nei campi olandesi, partendo da un seme di carota proveniente dall’Africa del Nord. Oggi, la coltivazione della carota è molto diffusa in tutta Europa, in Africa e nel continente asiatico. In modo particolare, in Italia, tra le tanta varietà sono note: la Flakkee, precoce e di colore arancio intenso, la comune di Napoli (lunga), anche nella versione rossa lunga e la Grelot, corta e più precoce. La carota può essere coltivata tutto l’anno.
In Cucina
Per insalate, contorni, zuppe di verdure. Cotte al vapore, al forno o stufate, è sufficiente insaporirle con prezzemolo e menta tritati o con altre erbe aromatiche. Per dolci, in diverse zone d’Europa, le carote fanno parte degli impasti per pani, torte e dolcetti casalinghi. In America vengono anche consumate dolcificate e cosparse di cannella.
Lo Sapevi Che
L’enciclopedia Larousse Gastronomique ricorda che le carote non dovrebbero essere pelate se si vuole conservarne il massimo valore nutrizionale; bisognerebbe semplicemente spazzolarle, ma solo se si è certi delle origini biologiche, altrimenti è necessario sbucciare o pelare per eliminare i pesticidi.