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Fungo di Borgotaro I.G.P.

Il suo sapore delicato è un richiamo all’humus e al sottobosco, da gustare nella Zuppa del Priore

Origine

Il Fungo di Borgotaro è un particolare porcino italiano, che cresce naturalmente lungo la dorsale appenninica tosco-emiliana nei dintorni dei comuni di Albareto, Borgo di Taro e Pontremoli, la cui produzione, testimoniata fin dal 1600, è tutelata dal marchio IGP. Unico prodotto non coltivabile ad avere la certificazione europea, comprende quattro specie: Boletus edulis, porcino che cresce da settembre all’inverno, Boletus aereus, detto moro, che si raccoglie in primavera, estate e autunno, Boletus aestivalis, porcino estivo reperibile da maggio a settembre e Boletus pinophilus, rintracciabile da luglio a settembre. Una volta raccolto, può essere commercializzato fresco o allo stato secco.

Cookit

Prodotto pregiato e famoso nel mondo per le sue qualità organolettiche, il fungo di Borgotaro si caratterizza per l’aroma profumato, la consistenza carnosa e il sapore dolce, con una punta di nocciola in alcune varietà. In cucina si presta a molte ricette: ottimo da solo, crudo a fettine sottili, sott’olio, fritto o alla piastra. Perfetto con pasta e risotti, ideale per accompagnare arrosti di carne. Buonissimo in zuppe e minestre. Da provare con le pappardelle e una spolverata di parmigiano!

Lo Sapevi Che

Per celebrare questo prezioso dono della natura, dal 1975 nella cittadina emiliana di Borgo Val di Taro, si svolge ogni anno la Fiera del Fungo di Borgotaro. Un tour tra prodotti tipici, tradizioni, cultura montanara, cucina locale ed esplorazioni tra i boschi alla ricerca del prelibato fungo!

Varietà

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