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Giuggiola

Per decotti e infusi, ma il top è consumarle fresche e al naturale per godere delle loro proprietà.

Origine

La Giuggiola è il frutto del giuggiolo, conosciuta anche come dattero cinese, appartenente alla famiglia delle Ramnacee. Ha origine in Siria e poi venne introdotto in Cina e in India, dove viene coltivato da oltre 4000 anni. Molto diffusa nel bacino del Mediterraneo, Egizi e Fenici ne facevano ampio uso per preparare liquori. Durante il Rinascimento, nella tenuta sul Lago di Garda, la famiglia dei Gonzaga fece di questo frutto il proprio vessillo, preparando per gli ospiti un elisir diventato famoso, il “brodo di giuggiole”. Amante del clima mite, in Italia è molto diffusa nel Basso Garda, nel padovano e nel vicentino, dove la raccolta si svolge da settembre a ottobre.

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La giuggiola ha le dimensioni dell’oliva e un sapore variabile: se mangiata con la buccia verde, è molto croccante e il sapore è simile alla mela. Se consumata con la buccia marroncina, il gusto è dolce e la consistenza è morbida, come quello del dattero. Molto usata per preparare liquori, confetture e sciroppi, può accompagnare piatti salati soprattutto di carne. È con i dolci però, che dà il suo meglio: biscotti, frolle e torte. Colazione autunnale? Pan brioche alle giuggiole!

Lo Sapevi Che

Nel mondo esistono più di 400 varietà, molte prodotte in Cina dove anticamente si pensava che l’odore dei giuggioli facesse innamorare le persone. Per questo motivo gli alberi erano tenuti sotto stretta sorveglianza! In Italia poi venne coniato il termine “andare in brodo di giuggiole”, proprio per indicare la gioia che il sapore di questo frutto sa dare!

Varietà

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