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Lenticchia

Nutrienti, gustose ed economiche: la miglior “carne dei poveri”!

Origine

La lenticchia, Lens Culinaris, appartiene alla famiglia delle Fabaceae (leguminose) e comprende due sottospecie, la nigricans e la esculenta; la prima è spontanea nel Mediterraneo e in Asia Occidentale, mentre la seconda è frutto della domesticazione della nigricans. I suoi frutti contengono due semi, che sono i legumi per come li conosciamo. Le storia della coltivazione della lenticchia è antichissima. Fu una delle prime piante coltivate dall’uomo nel Paleolitico, la prima di cui si ha una traccia scritta. Molto probabilmente le prime colture erano localizzate in Mesopotamia o in Asia Occidentale. Di certo c’è che gli antichi egizi ne producevano grandi quantità, commerciando poi con greci e romani. Oggi è diffusa in Asia, Africa Settentrionale e nel bacino del Mediterraneo.

In Cucina

Le lenticchie si trovano fresche solo nel periodo estivo, mentre durante il resto dell’anno si possono acquistare secche o in scatola. Normalmente, se di grandi dimensioni, le lenticchie secche devono essere lasciate in ammollo per una notte intera; se invece sono piccole o tagliate in due è meglio tenerle in acqua solo fra i 30 e i 60 minuti (sempre che non si voglia usarle per un’insalata, altrimenti è meglio saltare questo passaggio).

Lo Sapevi Che

Le credenze legate alle lenticchie sono molte: nella Bibbia è associata al lutto e al “vendersi per poco”, mentre Plinio le considerava capaci di infondere tranquillità all’animo. La convinzione popolare le vede portatrici di prosperità se mangiate il primo giorno dell’anno, perché? Sono più piccole di altri legumi, ma altrettanto nutrienti: in un piatto, a parità di peso, il numero delle lenticchie sarà sempre superiore a quello di ceci o fagioli. Le lenticchie sono ricchissime di proteine, fibre, sali minerali, fosforo e ferro.

Varietà

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