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Marrone di Castel del Rio

Provate i marroni di Castel del Rio con il Rhum: un abbinamento dal sapore intenso e deciso!

Origine

Il Marrone di Castel del Rio è una coltivazione tipica della zona da oltre 500 anni. Intriso di storia, sempre presente sulle tavole aristocratiche montane del passato. Nel 1559, la Valle del Santerno offrì in dono al Governatore di Romagna i marroni, i più prelibati frutti di questa terra. Impiantati sugli Appennini durante il Medioevo, furono fonte di sostentamento e ricchezza per molte persone. Nel 1885 i castagneti ricoprivano il 40% del terreno coltivato nel Comune di Castel del Rio. Oggi, rappresentano una specialità culinaria e si distingue dalla castagna per il sapore: più dolce e delicato, in grado di esaltare gli aromi del bosco, protetto da una buccia bruna e una sottile pellicina, che possono essere tolte con facilità. A tutela di questo prodotto, i castanicoltori hanno anche ottenuto il riconoscimento europeo IGP.

Cookit

Le caratteristiche del Marrone di Castel del Rio impongono che vada servito caldissimo per conservare tutto l’aroma piacevolmente intenso e rustico. Sono diverse le ricette che lo vedono come protagonista, soprattutto nel periodo natalizio, non può mancare sulle tavole degli italiani il Castagnaccio. Ma si presta molto bene anche come ripieno per carni bianche: fagiano o tacchino. Infine, non possono mancare i dolci a base di marroni, tra i più noti: il budino, la meringata e il Montebianco.

Lo Sapevi Che

I Marroni di Castel del Rio sono ricchi di sostanze dietetiche e nutritive che fanno bene al nostro organismo. Ricchi di amidi e zuccheri sono il pre-workout ideale per giovani sportivi e persone che praticano attività fisiche intense. L’alto contenuto di sali minerali, inoltre, come fosforo, magnesio e potassio, li rendono uno snack ideale anche per studenti e lavoratori, in quanto hanno la capacità di aumentare la resistenza alla fatica in modo naturale. A Castel del Rio, ha sede anche il Museo dedicato a questo piccolo e prezioso frutto.

Varietà

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