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Tonno

Tonno fresco alla piastra? Non più di due minuti per lato, mi raccomando!

Origine

Gli antichi greci, da Omero in poi, lasciano traccia nei loro scritti sia dei metodi di pesca che dell’impiego del tonno in cucina. Nel Medioevo la pesca del tonno si diffuse in tutto il Mediterraneo, così come le tonnare, reti speciali per la cattura dei tonni. I tonni venivano macellati e messi in salamoia o sott’olio dai tonnaroti, e poi venduti. Nel XIX secolo cominciò la produzione del tonno in contenitori di latta, che accrebbe incredibilmente la pesca e il consumo di questo pesce. Oggi il tonno è una specie a rischio a causa della pesca sistematica, che sempre più spesso non cattura esemplari maturi, ma giovani, non concedendo così alla specie di riprodursi in modo efficace.

In Cucina

Il tonno, soprattutto quello lavorato, sott’olio o al naturale, è uno dei pesci più mangiati al mondo. La ventresca è la parte più grassa e pregiata del tonno rosso e viene normalmente conservata sott’olio. Nella cucina giapponese il tonno è apprezzato in particolare per il sashimi, mentre in Italia negli ultimi anni è diventata popolare la tartare. La salsa tonnata, fatta con maionese, tonno e capperi tritati, è una delle salse più famose, condimento dell’ancor più noto vitello tonnato piemontese.

Lo Sapevi Che

Il tonno è un pesce azzurro ricco di Omega 3. Contiene anche minerali importanti, in particolare il selenio. Alcuni tonni più grandi contengono anche mercurio, a causa del’inquinamento dei mari, per questo si consiglia di non consumare tonno più di 2 volte a settimana.

Varietà

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