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Uva passa

Deliziosa come frutta secca da unire all’impasto di un pane dolce.

Origine

L’uva passa deriva dalla varietà di uva, detta uva sultanina, coltivata in Medio Oriente, principalmente in Turchia e Iran. Importata in Europa per la prima volta dagli inglesi, quando ne appresero l’esistenza durante i rapporti commerciali con l’Impero Ottomano. Il nome “sultanina” deriva infatti da “sultano”. Ma esistono anche delle varietà italiane come l’uva passa di Pantelleria, dallo Zibibbo di Pantelleria o moscato d’Alessandria, ad alberello, da cui si raccolgono i grappoli migliori, che vengono messi ad appassire al sole dell’isola siciliana.

Cookit

L’uva passa ha un’altissima concentrazione di zuccheri al suo interno (10 g ogni 100 g), e infatti è stata sempre usata come snack contro stanchezza e spossatezza. Va lasciata in ammollo in acqua tiepida per qualche minuto prima dell’utilizzo in cucina, perché si ammorbidisca. Perfetta per la preparazione di dolci, pensiamo al panettone e allo strudel di mele, ma è davvero unica associata a piatti salati. Ottima l’Insalata con uva passa di Pantelleria, acciughe e pinoli.

Lo Sapevi Che

Il suo gusto è molto dolce, e i suoi acini molto piccoli, privi di semi. Ecco perché si presta bene all’essicamento: nel pieno della maturazione la buccia ha un colore verde brillante, che poi diventa ambrato e infine marroncino, che è la tonalità che vediamo sulle nostre tavole. Vendemmiata a settembre e fatta essiccare naturalmente al sole oppure in locali appositi (essiccatoi).

Varietà

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