Si consiglia di stemperare gli stimmi in un contenitore di acqua calda due ore prima della cottura.
Origine
Coltivato soprattutto in Asia minore e nel Mediterraneo, lo Zafferano raggiunge livelli di assoluta eccellenza in Umbria, in modo particolare a Cascia, dove rappresenta sin dal ‘200 un’attività economica importante. Dal ‘300 al ‘500, come dimostrano molti documenti dell’archivio di Stato, lo zafferano era conosciuto in tutto il territorio della Valnerina ed era al centro degli scambi commerciali; spesso sostituiva la moneta oltre ad essere parte della dote che le monache dovevano recare per entrare nel Monastero di Cascia. Verso la fine del sec. XVI, però, scomparve misteriosamente, ma nel 2000, grazie alla collaborazione del Comune di Cascia con alcuni coraggiosi piccoli produttori, è stata reintrodotta la sua coltivazione in Valnerina. La semina dello Zafferano di Cascia avviene intorno alla metà di agosto e si raccoglie a partire dalla prima decade di ottobre.
Cookit
Lo zafferano di Cascia è una spezia dall’aroma singolare e dal colore giallo intenso. Il suo gusto si sposa perfettamente con molti cibi, come dimostrano le tante ricette che utilizzano la spezia come componente aromatica e colorante naturale. Protagonista di ricette tradizionali come: il risotto alla milanese, la zuppa di ceci allo zafferano e la crema cotta allo zafferano. Lo zafferano di Cascia viene spesso, utilizzato per colorare impasti dolci e salati. Vi consigliamo gli gnocchi allo zafferano o i bagel accompagnati da ricotta fresca e spinaci.
Lo Sapevi Che
Lo zafferano di Cascia è stato riconosciuto nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali dell’Umbria. Per le sue qualità organolettiche è in grado di conferire ai piatti caratteristiche uniche. Ricco di vitamine come la B1, B2 e la B6, di vitamina E, di Beta Carotene e di Licopene, sostanza dalla capacità antiossidante molto elevata. Di notevole rilievo è il contenuto di riboflavina. Importante è anche la sua azione digestiva.
