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Zucca lunga napoletana

Zucca_napoletana

La cosiddetta zucca piena è perfetta per la preparazione della tradizionale ricetta pasta e zucca.

Origine

Esistono tante varietà di zucca e il nostro Paese ne coltiva alcune tra le più prelibate. Proprio come in Campania dove la coltivazione tradizionale è quella della ‘zucca lunga di Napoli’ detta anche ‘cucozza zuccarina’. Coltivata sin dalle origini nella zona dell’Agro Nocerino-Sarnese, oggi, è diffusa in tutti gli orti della provincia Napoletana. La zucca lunga napoletana è detta anche ‘zucca piena di Napoli’ perché ha pochi semi e una cavità interna assai ridotta. Appartiene alla specie Cucurbita moschata, si distingue per la sua forma allungata e rigonfia all’apice, la sua buccia liscia e sottile di un colore verde chiaro o scuro, mentre la polpa ha colore arancio e sapore dolce. Viene seminata tra i mesi di aprile e maggio e poi raccolta tra luglio e settembre. Può superare il metro di lunghezza, ha un diametro di 20-25 centimetri e può pesare fino a 30-35 chili. È tra i tanti prodotti agricoli che hanno rischiato l’estinzione.

In Cucina

È un ingrediente poco calorico, ma ricco di vitamine e altamente digeribile. Considerata per molto tempo un ingrediente povero, oggi la zucca è diventata protagonista di molte ricette gourmet. Resta famosa soprattutto per la tradizionale ricetta di pasta e zucca, semplice da preparare, e dal gusto unico, se condita con olio extravergine d’oliva, peperoncino, parmigiano e prezzemolo tritato. La zucca è ottima anche grigliata, aggiungendo un pizzico di sale, origano e peperoncino, perfetta da utilizzare come contorno associata a mozzarella di bufala e formaggi freschi.

Lo Sapevi Che

Ricca di gusto, si offre alla preparazione di piatti saporiti ma anche light. Persino i suoi semi possono essere mangiati come uno snack, un tempo assai popolare, da sgranocchiare a tutte le ore, chiamato spassatiempo o semplicemente semmente (semi) e venduto per strada nei classici cuoppetielli (carta avvolta a formare un cono). Ha rischiato l’estinzione ma per fortuna grazie al progetto “Gli orti di Napoli”, iniziativa dell’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania per riportare sul mercato materie prime antiche, oggi è più facile trovarla sui banchi di vendita.

Varietà

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