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Carciofo Spinoso di Sardegna DOP

Intenso profumo di cardo e perfetto equilibrio tra dolce e amarognolo. Da gustare al naturale!

Origine

Tutto il profumo e le caratteristiche del territorio isolano sono in questo gioiello sardo: il Carciofo Spinoso di Sardegna, una delle varietà più note in Italia, una vera ricchezza per la Sardegna al punto che viene coltivato ovunque tranne che nei terreni montuosi della Gallura, della Barbagia e del Sulcis-inglesiente. Le sue origini risalgono ai Fenici e la vera incentivazione alla sua coltivazione avvenne nei primi del 900 quando si passò da una produzione destinata all’autoconsumo ai mercati nazionali e internazionali, in particolare nella zona costiera dei porti di Sassari e Cagliari. Nel 2011 ottiene la certificazione DOP. Anche in questo caso la sua coltivazione cade tra dicembre e febbraio.

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Il suo sapore gradevole è un’equilibrata sintesi di amarognolo e dolciastro e la tenerezza della polpa ne favorisce il consumo allo stato crudo. Notevole la conformazione del capolino con le brattee (foglie) appressate le une alle altre in modo da preservarlo da sostanze nocive. Presente in molte ricette della tradizione gastronomica sarda, ma i veri intenditori sanno che bisogna gustarlo crudo, semplicemente con olio, sale e un pizzico di pepe. O al massimo con menta e prezzemolo.

Lo Sapevi Che

Per guastare il vero sapore del carciofo bisogna saperlo pulire. Eliminiamo il pappo (la barbetta), tagliamolo in quarti e immergiamolo in acqua fredda con limone. In questo modo si preserva la sua integrità e il suo sapore sino al momento del consumo fresco o della cottura. Preferibile non abbinarlo al pomodoro perché ne altera troppo la consistenza e il sapore.

Varietà

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