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Rosa di Gorizia

Regina dell’inverno con il suo gusto riscalda il cuore. Da provare la Grappa alla Rosa di Gorizia!

Origine

Una varietà di radicchio rosso simile ad una rosa appena sbocciata è la Rosa di Gorizia, che da oltre due secoli viene coltivato nelle campagne del Nord Est. Il terreno ideale per questa piantagione è di origine alluvionale, ghiaioso e soggetto, durante l’estate, a lunghi periodi di siccità. La tecnica tradizionale prevede la semina primaverile a spaglio in consociazione con l’avena o la semina in colture di cereali invernali. A ottobre la rosa raggiunge la dimensione ottimale e la raccolta inizia verso la fine di novembre. I produttori locali conservano ogni segreto per la coltivazione di questo gioiello della bio-diversità agroalimentare italiana.

Cookit

Una prelibatezza che arricchisce i migliori piatti della tradizione del Friuli Venezia Giulia. Sapore intenso e leggermente amarognolo, croccante, è consigliabile assaporarla all’istante, cruda, appena tagliata, accompagnandola con patate lesse e fagioli, condendo il piatto con olio extravergine e qualche goccia di un buon aceto di vino. Non buttate la sua piccola radice: è ottima tagliata sottile e condita insieme all’insalata. Perfetto l’abbinamento con il frico (piatto tipico friulano).

Lo Sapevi Che

Se diciamo “Cycorium Intibus” sembra una formula magica e in effetti qualcosa di magico c’è nella Rosa di Gorizia. Nel 1873 il barone austriaco Carl von Czoernig per primo scrisse della coltivazione di quella che egli stesso definì “cicoria rossastra”. Ma in tempi recenti con la riduzione della sua produzione, la Rosa è diventata una specialità locale per palati sopraffini.

Varietà

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