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Anacardo

Giù di corda? Uno o due anacardi per ricaricare le batterie!

Origine

L’anacardo, o noce di anacardio, è un frutto che appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae. Non è molto noto che l’anacardio produca anche un falso frutto, un peduncolo commestibile, che viene consumato per lo più nel suo luogo di origine, il Brasile. Una diversa varietà di anacardi, quella orientale, nacque nel XVI secolo in India, quando i portoghesi la importarono dalle Americhe per diffonderne la coltivazione. Oggi questo frutto prelibato si trova in tutto il mondo e sono molti i luoghi dove vengono prodotti, con una concentrazione maggiore di colture in Africa Orientale e India.

In Cucina

Gli anacardi si trovano spesso in commercio già sgusciati e spesso tostati. Se dovesse capitarvi di doverli sgusciare voi, fate molta attenzione: ogni tanto una parte del guscio rimane attaccata al seme, rendendolo estremamente tossico. Per gustare al meglio gli anacardi, approfittando anche delle loro proprietà nutritive, lasciateli in ammollo dalle 6 alle 8 ore (se non sono tostati ovviamente)! Questo frutto tropicale ha conquistato completamente la cucina occidentale, insinuandosi per lo più in pasticceria (avete mai provato la mousse agli anacardi?).

Lo Sapevi Che

Dagli anacardi si ricava un olio molto simile a quello di mandorle, che può essere utilizzato come emolliente o come lubrificante per massaggi. Questo frutto così saporito è ricco di ferro, fosforo e potassio, ma contiene pochissime vitamine. Secondo alcuni, grazie ai suoi principi, sarebbe un antidepressivo naturale; di certo è in grado di calmare l’appetito! Ma consumateli con estrema parsimonia in quanto costituiti quasi per metà da grassi!

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