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Pasta

Elastica, compatta e senza patina esterna: è così la pasta di qualità dopo la cottura!

Origine

Presente in forme differenti e nata in modo indipendente in molte zone del continente euroasiatico, la pasta è uno dei simboli più forti della cucina italiana. Le forme e i metodi di cottura che vengono oggi associati alla pastasciutta italiana nascono nel Medioevo, quando in tutto lo stivale fioriscono nuove ricette che sono giunte quasi inalterate fino ai giorni nostri (paste forate, ripiene e all’uovo). In questo periodo, compaiono anche le prime botteghe per la produzione e il commercio dell’alimento. Sono numerosi, inoltre, anche i ristoranti che dedicano il loro intero menù solo ed esclusivamente alla pasta: un amore senza fine!

In Cucina

La pasta si mangia rigorosamente al dente, ovvero con il cuore leggermente duro. Per cuocerla bisogna tenere conto di alcune regole base: scegliete una pentola capiente perché ci vuole un litro d’acqua ogni 100 grammi di pasta, e la pentola deve essere piena solo per 2/3 (altrimenti “straborda”). Il momento corretto per gettare il sale grosso (un cucchiaio ogni 250 g) è quando l’acqua inizia a bollire in modo vigoroso. Non versate mai olio nell’acqua e cercate di mantenere in ebollizione fino alla scolatura! Se volete “risottare la pasta”, buttatela nella pentola del sugo a metà cottura.

Lo Sapevi Che

Verso metà cottura è possibile spegnere il fuoco e coprire la pentola con un coperchio, lasciando indisturbata la pasta per il tempo restante: il calore dell’acqua la cuocerà ugualmente, con meno impatto sulle proprietà nutritive.

Varietà

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