Parlare di e-commerce oggi, vuol dire uscire dal campo del trend emergente e descrivere un fenomeno consolidato e maturo. Spinto anche molto dai dati del Covid19, la vendita online sta diventando non solo un’opportunità ma un’esigenza. Secondo le previsioni nel 2050 le vendite digitali costituiranno l’80% di tutti gli acquisti. Nel mondo e-commerce anche i “piccoli” trovano il loro spazio, con l’opportunità di reinventarsi grazie alla tecnologia. Tra i fattori di spinta c’è sicuramente la realtà aumentata, che trasforma le dinamiche di vendita digitali in attività più simili alle vendite “vis a vis”, puntando su un nuovo approccio legato in particolare a customer care e experience globale.
L’AR per l’integrazione tra fisico e digitale
Il primo livello di trasformazione della realtà aumentata è proprio quello del mondo fisico. Una piena digitalizzazione di catalogo e informazioni di produzione può incentivare l’esperienza d’acquisto nel retail. Lo scaffale intelligente ad esempio è solo una delle possibili declinazioni. In questo caso l’AR mirata sul prodotto può trasformare l’esperienza d’acquisto in attività interattiva grazie a: informazioni di filiera, proprietà organolettiche, azioni di co-marketing… ma soprattutto matching tra acquisto fisico e digitale.
In questo scenario, diventa molto facile esplorare un prodotto food in contesti GDO, fiere, piccoli punti vendita… essere ingaggiati dalla tecnologia, per poi acquistarlo in un secondo momento, oppure attivare un acquisto ricorrente, ma anche essere fidelizzati con contenuti aggiuntivi. Dunque il retail tende ad essere sempre più vetrina del mondo food… e il brand riconquista un ruolo di forza, fidelizzando il cliente in maniera diretta e veloce.
Aumentare l’experience del prodotto
Nel mondo food è fondamentale utilizzare i prodotti al meglio. Che siano ingredienti o prodotti da consumare singolarmente, il ruolo del consumatore è centrale. Anche qui l’AR rende accessibili informazioni contestuali su: abbinamento, modalità di preparazione e conservazione… e altri consigli per gustare al meglio i nostri acquisti. E se l’esperienza degustativa fosse legata all’utilizzo congiunto con altri prodotti (ad esempio, compro un ottimo formaggio e mi serve il miele giusto)? Nessun problema… l’AR ti permetterà di acquistare contestualmente ottimi prodotti da abbinare, dello stesso brand o offerti in co-marketing.
AR e l’integrazione con il mondo social
Altro segnale evidente di come l’AR e l’e-commerce viaggino di pari passo sta nelle ultime scelte strategiche di Facebook. Perché Facebook lancia Shops (servizio di vendita via facebook page) e Avatar (tool di creazione di un avatar Virtuale in 3d per ogni profilo) nello stesso momento? La risposta è semplice… se Facebook si lancia nell’e-commerce e prova a farlo in maniera innovativa, l’AR è la strada maestra per quest’obiettivo. Con l’AR si possono provare molti prodotti in anteprima (in modalità digitale), si può potenziare il Customer care e con un Avatar 3D, pensate ad uno chef che vi consiglia o ad uno show cooking virtuale. Si potranno addirittura assistere i propri clienti real time grazie alla fotocamera del nostro smartphone. Ma non solo… se ogni utente avesse il proprio avatar e una propria opinione sui prodotti acquistati, sarebbe possibile avere un sistema di recensioni in 3d unite all’algoritmo del social, che con Machine Learning e AI, potrebbe potenziare le previsioni di acquisto, la targettizzazione e massimizzare le vendite online dei brand collegati. Siamo solo all’inizio, ma le innovazioni corrono veloci e occorre prepararsi… il mondo food è storicamente lento in termini di digitalizzazione, ma le possibilità di recupero sono a portata di mano, basta solo iniziare a cambiare approccio.