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Come cambia l’esperienza del ristorante con la realtà aumentata

Se guardiamo ai dati della diffusione di tecnologie immersive in particolare realtà virtuale e aumentata, non possiamo che evidenziare come abbiano subito un boost anche dell’80% rispetto a qualche mese fa. Di sicuro il mercato sembra più pronto a investire, o quantomeno valutare i possibili cambiamenti che questo tipo di tecnologie possono apportare a diversi settori, oggi completamente travolti da una crisi economica e sociale senza precedenti. La realtà aumentata è una tecnologia di forte impatto, che comunque a differenza della realtà virtuale, non si sostituisce completamente allo spazio circostante, ma ne amplifica il potenziale.

Turismo, ristorazione, retail, come ripensare l’esperienza

In questo momento in particolare alcuni settori come turismo, ristorazione, retail, stanno subendo quasi una rivoluzione forzata. Quindi è necessario immaginare soluzioni non solo di ripiego, ma anche che siano valide e durature. Il 2020 era stato già definito come l’anno del settore food & beverage, in particolare per la sperimentazione di soluzioni innovative, capaci di rendere più interattivo il rapporto tra pubblico e azienda. Questa idea si rafforza ancora di più oggi, in cui è necessario ripensare i luoghi del cibo dai ristoranti, ai supermercati, dove gli scaffali potrebbero trasformarsi in schermi e ambienti interattivi con ricette, consigli per l’uso, storie.

Di sicuro nel mondo food assisteremo ad una rivoluzione che era in parte già in atto. È ancora più importante oggi raccontare il piatto, gli ingredienti, e coinvolgere il cliente in un’esperienza fruibile anche da casa. Come?

Ristoranti e Menù 3D

Di sicuro il Menù per un ristorante è la sua storia, quella dei suoi prodotti e si comincia a sperimentare in tal senso. Oggetti interattivi, navigabili a 360 gradi, in modo che si possa ammirare tutti gli aspetti di un piatto. Visualizzi e ordini. Grazie a modelli 3D in alta risoluzione, si avrà la sensazione di poter toccare quel piatto, quasi di sentirne il gusto. Ma non solo foto, è possibile anche inserire video 360 all’interno di un Menù in modo da raccontare l’origine degli ingredienti e delle ricette. Perché può essere utile un Menù 3D? Di sicuro l’idea di valorizzare i prodotti, gli ingredienti, i territori, amplifica poi anche il gusto e le sensazioni legate al piatto. Di sicuro dovremmo anche proprio ripensare i luoghi, immaginare un nuovo modo di vivere il cibo. Un esempio è il Datakitchen, il primo ristorante automatico d’Europa aperto nato a Berlino. Dove tutto è automatizzato, prenoti il tuo pasto e lo ritiri anche se comunque rimane una componente umana, quella che ti racconta il piatto e che si occupa dell’accoglienza del cliente. La sfida che ci attende? Ripensare i luoghi del cibo in un’ottica esperienziale e interattiva.

La realtà aumentata inoltre, se integrata in maniera puntuale può facilitare la vita ai clienti e migliorarne l’esperienza al ristorante. Pensiamo solo a quante persone che soffrono di patologie legate a allergeni e intolleranze alimentari evitano di andare a mangiare fuori, più che per il disagio di trovare pietanze adatte, per l’imbarazzo di dover rivolgere mille domande all’operatore di sala. Un ‘app in AR potrebbe rendere il menu e lo spazio di fruizione talmente ricco, da arrivare ad includere informazioni nutrizionali, di filiera e dettagli visual. L’AR riduce l’intervento delle persone, aumentando le informazioni, diminuisce le occasioni di domande, interazione con il personale di sala… migliorando le condizioni di sicurezza e rivedendo il concetto di attenzione al cliente.

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