Provali anche nello yogurt!
Origine
Il mirtillo, appartenente alla famiglia delle Ericacea, è una pianta spontanea che cresce nelle zone boscose dell’Emisfero boreale, contando 130 specie diverse. In Italia cresce soprattutto nei boschi delle Alpi, Appennini e del Centro fino a 2300 metri e i suoi frutti possono essere raccolti da luglio ad agosto. Utilizzato già dai Romani e dai Galli per tingere le tuniche e poi dagli indiani Delaware per colorare tessuti e tappeti, nell’antichità era considerato anche un simbolo di ospitalità e offerto ai viaggiatori di passaggio. Tipicamente di piccole dimensioni, la pianta di mirtillo raggiunge i 50 cm di altezza, con eccezione della varietà del Nord America che può arrivare addirittura ai 9 metri.
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In Europa le varietà più diffuse di mirtillo sono il nero, profumato e dolce, e il rosso, leggermente più aspro. Perfetto per essere consumato da solo o sotto forma di marmellate, è utilizzato largamente nella preparazione di dolci e sciroppi, ma si rivela ottimo anche per l’elaborazione di ricette agrodolci, come accompagnamento a piatti di carne e di pesce! Il suo sapore dolce e leggermente asprigno, mitiga il sapore forte della cacciagione. Da provare con un arrosto di capriolo innaffiato da un buon vino rosso piemontese!
Lo Sapevi Che
Nell’immaginario comune la pianta di mirtillo si presenta sotto forma di cespuglio e arbusto boschivo, ma non è sempre così. Infatti, una varietà di mirtillo rosso che cresce per lo più negli Stati uniti, Canada e Cile, è coltivato nelle paludi! Ebbene sì, i letti delle torbiere fatti di sabbia, ghiaia e argilla, sarebbero luoghi ideali per far crescere questi frutti! Una volta giunto il periodo di maturazione, il campo di coltivazione viene allagato in modo da far galleggiare i mirtilli che vengono raccolti più facilmente.