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Boom di giovani agricoltori: ecco i Millennial Farmers

Diamo l’opportunità ai farmers di realizzare da soli video 360, di entrare in relazione con tutto il mondo, in una modalità empatica, diretta e a costi ridotti.  Non c’è più tempo.. è arrivato il momento che i millennial farmers e i foodies si parlino! Flick on food

È sempre più chiaro che i Millennials stanno progressivamente contribuendo alla trasformazione della food industry, non solo nell’agricoltura ma anche lungo la filiera alimentare, fino a dettare i nuovi trend in fatto di food experience. I nativi digitali, lo dicono i numeri, hanno una marcia in più per avere successo nel settore agroalimentare: infatti la tecnologia — dall’agricoltura 4.0, all’intelligenza artificiale — è un must nel ventaglio di competenze che il farmer del futuro deve assolutamente avere.

Giovani agricoltori under 35: quali sono i numeri

Sono oltre 55mila le aziende agricole guidate da under 35 in Italia, che si piazza così al vertice dell’Unione europea per la presenza di giovani nell’agricoltura. E secondo le stime della Coldiretti il loro numero aumenta di giorno in giorno: nel 2017 nei campi se ne sono aggiunti il 6% in più rispetto all’anno precedente. Si tratta di un fenomeno che la Coldiretti definisce come “ritorno epocale, che non avveniva dalla rivoluzione industriale”. Nello studio “Ritorno alla Terra”, della Confederazione nazionale coltivatori diretti, sono riportati i numeri di questa corsa alla terra: 30 mila giovani italiani tra il 2016 e il 2017 hanno presentato domanda  per l’insediamento in agricoltura dei Piani di sviluppo rurale (Psr) dell’Unione Europea — e le domande presentate superano di circa il 44% le previsioni per l’intera programmazione fino al 2020. Il 61% di questi giovani risiede al Sud e nelle Isole, il 19% al Centro Italia e il restante 20% al Nord. La Sicilia e la Puglia sono le prime due regioni, con 4.700 e 4.540 domane presentate.

Millennial Farmers: come l’hi-tech trasforma l’agricoltura

I Millennial Farmers sono agricoltori ad alto tasso hi-tech, lo dicono i dati raccolti dalla Coldiretti. I giovani contadini usano le più avanzate tecnologie agricole e il web, uno su quattro è laureato, e otto su dieci sono abituati a viaggiare all’estero — un dettaglio che li aiuta a porsi in un’ottica internazionale e a inserirsi nel mercato globale, anche per quanto riguarda la distribuzione. Inoltre, su quattro agricoltori under 35, uno è donna: questo non è più un settore esclusivamente maschile, ma si sta popolando anche di figure femminili di successo. Della questione di genere nella food industry si è parlato anche durante la seconda giornata di Seeds and Chips 2018, nel corso del panel The Power of Women in Food Innovation.

Innovazione e sostenibilità sono dunque le parole chiave dell’attività dei Millennial Farmers che mostrano grande interesse per l’ambiente e attenzione al sociale: organizzano attività di educazione alimentare e ambientale con le scuole, servizi di agri-tata e agri-asilo, fattorie didattiche, percorsi rurali di pet-therapy e orti didattici. 

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Intelligenza artificiale: perché l’Agricoltura 4.0 è il futuro

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale e la tecnologia in generale stanno invadendo il mondo della food industry: dai nuovi metodi di coltivazione, alle cucine smart, al mondo digital degli influencer del food — i foodies. L’importanza di questo trend è stato colto anche dal Food Innovation Summit di Marco Gualtieri che ha dedicato uno spazio proprio a questo argomento con How AI is Ushering in the New Era of Food Innovation. Non a caso di tecnologia, a Seeds and Chips, si è occupato anche John Kerry, 68esimo segretario di Stato Usa: la tecnologia per sfamare l’umanità e salvare il pianeta c’è, bisogna solo adottarla — questo il messaggio che ha voluto lanciare dal palco del Summit.

Invece la conferenza We Millennials si è concentrata sulla capacità dei nativi digitali di dettare tendenza in fatto food, grazie alla combinazione di interazioni sociali, social media e innovativi metodi di comunicazione. I Millennial Farmers sono i protagonisti di questa trasformazione del settore agroalimentare, perché ricorrono all’agricoltura di precisione che mette in campo sensori intelligenti e droni nei cieli; utilizzano i big data e l’intelligenza artificiale per predire lo sviluppo di malattie; e adottano altre innovazioni lungo la filiera, come il packaging intelligente, e i cibi alternativi (quali alghe e insetti), le piattaforme social che mettono in contatto agricoltori e consumatori, fino ad arrivare alle food experience. La tecnologia può rivoluzionare il mondo dell’agricoltura da un altro punto di vista, ancora poco esplorato, che è quello della comunicazione: diamo l’opportunità ai farmers di realizzare da soli video 360, di entrare in relazione con tutto il mondo, in una modalità empatica, diretta e a costi ridotti.  Non c’è più tempo.. è arrivato il momento che i millenial farmers e i foodies si parlino!

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