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Okra

Simile a una zucchina l’okra ha un sapore delicato, perfetto abbinato a curry e peperoncino.

Origine

Originaria dell’Africa tropicale e coltivata nei paesi caldi, l’okra è conosciuta anche come zucchina del Medio Oriente, mentre in alcune regioni del Brasile è nota come quiabo. L’okra cresce tendenzialmente in climi tropicali e subtropicali, ma sta prendendo piede anche in Italia, soprattutto in Sicilia. A metà tra peperoncino e zucchina sia per colore che per forma, questo ortaggio è molto usato nella cucina indiana, brasiliana, turca, passando per quella degli Stati Uniti del Sud, dove è stata portata dagli schiavi africani. Poco diffusa in Italia soprattutto perché considerata cibo per poveri, ma negli ultimi anni si sta recuperando molto il suo utilizzo per sfruttarne le molteplici proprietà nutritive. È ricchissima di vitamine: dalla A alla B6 passando per la tiamina, la vitamina C, l’acido folico, la riboflavina, il calcio, lo zinco e tanta fibra.

In Cucina

L’okra è usata in diverse cucine e può impreziosire molti piatti, abbinandola a curry e peperoncino. Prima di tutto però bisogna imparare a pulirla. Spuntiamo la cima e per evitare che diventi viscida in cottura bisognerebbe lasciarla in ammollo con acqua e aceto. Se avete poco tempo a disposizione allora tagliatela a fettine e cuocetela in padella. Ha bisogno di pochi minuti di cottura. Altrimenti è ottima impanata o gratinata al forno. Se vuoi preparare uno stufato in stile Cajun o Creolo (ad es. il gumbo) tagliala in pezzi uniformi dopo averla cimata, per evitare che rilasci la sua sostanza gelatinosa bisogna cuocerla intera.

Lo Sapevi Che

Ricco di vitamine A e C, del gombo si utilizza tutto. Oltre ad essere utilizzato in cucina, dal suo fusto fibroso si ottiene una fibra tessile, mentre dalle radici si estrae una mucillaggine che viene utilizzata come emolliente. Come si pulisce l’okra? Se è giovane non sarà necessario rimuoverne la peluria prima della cottura, altrimenti bisogna lavarla sotto l’acqua corrente. Strofina i baccelli con delicatezza usando una spugna in nylon, della carta da cucina o una spazzola per verdure e poi lasciala asciugare all’aria aperta.

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