Il frutto esotico dal colore rosso acceso e dal sapore dolce. Da gustare al naturale.
Origine
Un frutto di piccole dimensioni con una buccia di un colore rosso intenso, ricoperto da filamenti simili a spine, sebbene abbastanza morbide. Da questo deriva il suo nome locale, rambutan, che significa “capelli”, “massa di capelli”, “frutto dai capelli” o “capelli ingarbugliati”. Il nephelium lappaceum è un albero di medie dimensioni della famiglia Sapindaceae nativo dell’Asia sud-orientale. Sia l’albero che il frutto hanno il medesimo nome: rambutan.
La polpa è bianca e morbida, e al suo interno conserva un seme abbastanza duro. Originario dell’Indonesia e del Sud Est asiatico, dove è maggiormente consumato, ed è imparentato col litchi, col mamoncillo e longan. In commercio si trova anche una qualità dai frutti gialli e più piccoli.
I frutti, liberati dalla buccia pelosa molto aderente alla polpa, sono succosi e polposi, dal sapore dolce simile all’uva. Il nocciolo centrale è simile al seme di mandorla. Ha un contenuto elevato di vitamina C, il che lo rende un buon antiossidante. Contiene anche calcio e fosforo. Esistono oltre 50 varietà di questo frutto.
In Cucina
Il suo sapore è simile al litchi. In cucina viene consumato principalmente al naturale, togliendo la polpa dal guscio dopo averlo tagliato a metà ed averne rimosso il seme centrale. Il suo sapore delicato e zuccherino lo rende ideale per la preparazione di dolci caramellati, marmellate e creme gelatinose.
Per mangiare il rambutan, è innanzitutto necessario verificarne la maturazione: si dovranno scegliere esemplari dal rosso intenso della buccia, privi di aree o spine verdi. Oppure aprire e rimuovere proprio la buccia esterna, consumando la polpa. I semi, invece, vengono di norma scartati: il loro consumo massiccio, infatti, può determinare problemi gastrointestinali.
Lo Sapevi Che
Ricco di vitamine del gruppo B, soprattutto la niancina (fondamentale per il sistema nervoso), acido ascorbico e citrico. I semi del rambutan sono edibili e contengono soprattutto acido oleico, acido arachidico, e varie sostanze per le quali vengono usati nelle medicine popolari come analgesici. Proprio come lo zafferano anche il rambutan è ricco di manganese, a cui seguono fosforo e ferro.
Dato lo scarso apporto di calorie e il sapore dolce questo frutto è l’ideale per un break buono e energizzante. Il consumo della polpa non presenta controindicazioni mentre bisogna fare attenzione ai semi, che se mangiati in eccesso possono procurare disturbi gastrointestinali.